mercoledì 9 maggio 2012

Under 18, un'annata sfortunata


Con un pò di ritardo, ecco l'articolo conclusivo del campionato Under18. L'utima partita ha visto Parma ospitare Faenza in una gara, per l'ennesima volta quest'anno, atipica. Parma si presentava all'appuntamente ancor più del solito con la formazione under16, ma oltretutto non al completo in quanto i ragazzi avrebbero avuto la diffcile sfida coi Jumpers, al pomeriggio. Nonostante questo e nonostante giocassero Baiocchi e Ferrari Emiliano senza allenamenti sulle spalle, la gara è scivolata via liscia senza troppi problemi con Parma che si è accontentata di portare a casa la vittoria e di far ruotare tutti gli effettivi a disposizione. 29 a 16 il risultato alla sirena finale.



Ne approfittiamo però per fare un resoconto di quello che è stato il campionato. Partito da subito tra mille difficoltà, è continuato ancora in modo peggiore. E' un campionato che ha seganto la crescita in maniera esponenziale di atleti quali Cortesi e Anelli, in particolar modo dal punto di vista difensivo. Non solo, è l'anno in cui Piletti ha vestito la maglia azzurra. Purtroppo però, è anche l'anno in cui gli ultimi due atleti nominati si sono infortunati in maniera seria, aggiungendosi a Nicola Zerbini, il quale ha subito la seconda operazione al ginocchio proprio durante questa stagione. E' giusto nominare anche Bertogli, il cui impegno è andato in crescendo nell'arco della stagione. Detto questo riamangono gli altri atleti classe '94 che, forse, non si sono sacrificati alla causa come avrebbero dovuto e di conseguenza non sono cresciuti come ci si sarebbe aspettato. E' stata quindi l'ennesima occasione per i ragazzi classe 96-97 i quali hanno fatto tanti minuti in campo senza mai sfiguarare, anzi. 
La classifica finale rende giustizia, purtroppo, a questa squadra che, solo di nome, era quella che aveva vinto il titolo regionale per poi approdare alle finali nazionali due anni fa. 


1 commento:

  1. Voglio cogliere l'occasione per ringraziare indistintamente
    tutti i ragazzi del 94 che, non ostante la mancanza di motivazione,
    disagio segnalato piu' volte all'allenatore a alla dirigenza,
    hanno giocato fino all'ultima partita di campionato.
    Per molti di loro si chiude un percorso iniziato a 8 anni e perseguito
    con ottimi risultati e con passione fino alla fine.
    Personalmente, come genitore di uno di loro, non accetto che ,
    dopo 'davvero tanti' tentativi di comunicare con la dirigenza,
    la demotivazione venga chiamata 'mancanza d'impegno'.
    Quest'ultima è la conseguenza e non la causa.
    Un peccato per questa splendida società ,
    che ha un ottima capacità attrattiva per i piu' piccoli e
    che si lascia sfuggire i suoi atleti a 18 anni.
    Auguro ai genitori dei 96-97 di riuscire laddove noi si è fallito.
    Tatiana Romanini

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