PARMA – MODENA 19 – 18
(p.t. 8 – 9)
E, finalmente, è arrivato anche un titolo regionale con
annesso accesso alle finali nazionali di Misano Adriatico. In una splendida
stagione caratterizzata dalla promozione della squadra di A2 e dalla finale
Under 16, persa per un solo gol, è arrivato anche questo titolo fortemente
voluto da tutta Parma Pallamano.
Tanta l’attesa dei giovani parmensi, addirittura fin troppa
se qualcuno di loro sabato arrivava a scrivere su Facebook “Domani sarà il
giorno più importante della mia vita”.
Domenica mattina si intuiva la presenza di alcuni fantasmi al
PalaBursi di Rubiera, campo neutro della finalissima Under 14: sulla sponda
parmense la preoccupazione era data dalle, poche ma inquietanti, battute
d’arresto negli scontri con Casalgrande e Jumpers che avevano provocato un
secondo posto inaspettato dopo un girone d’andata trionfale con nessuna
sconfitta. Lato Modena il fantasma era invece rappresentato dalla memoria dei 2
scontri diretti di campionato che avevano visto il Parma prevalere nettamente.
Sta di fatto che con queste tensioni e per l’importanza
della posta in palio la partita non sia
stata tecnicamente perfetta, diversi gli errori da una parte e dall’altra. Da
dire però che è stata partita vera, con tensione agonistica e suspense fino
alla fine.
Il PalaBursi si presentava con le 2 tribune divise tra le 2
diverse tifoserie; molto più numerosa e attrezzata (con vari strumenti) quella
di Modena, sicuramente agevolata dalla minore distanza kilometrica e,
probabilmente, da una maggiore organizzazione pre-partita. Le tifoserie, va
detto, sono state uno spettacolo nello spettacolo in quanto hanno supportato con
calore i propri beniamini dall’inizio alla fine, senza mai offendere gli
avversari anzi, a fine gara, applaudendoli sia da una parte che dall’altra. Ed
è questo il tifo che amiamo vedere nelle nostre palestre, è questo il tifo che ci
fa pensare, con un certo orgoglio, di essere diversi da quei sedicenti sportivi
che troppo spesso vediamo in televisione.
Ma veniamo alla gara che inizia un po’ in sordina, 2 reti in
5 minuti, dopo di che vede il Parma imporre un 4 a 1 che già faceva sperare in
una partita in discesa qualche “inesperto” tifoso ducale. Ma non sarà
ovviamente così e il Modena recupera colpo su colpo fino a pareggiare e, negli
ultimi 5 minuti del primo tempo a portarsi in vantaggio, vantaggio che manterrà
anche al suono della prima sirena, 9 a 8. Volti preoccupati tra i ragazzi di
Parma che si avviano verso gli spogliatoi, leggermente più sereni appaiono
invece i modenesi.
La ripresa inizia però con un Parma che sembra avere una
marcia in più, probabilmente il “discorsetto” di Mister Ferrari negli
spogliatoi ha avuto il suo effetto. Prima pareggia e poi passa a condurre con
dei vantaggi che spaziano dal +1 al +4. In un paio di occasioni, quando la
differenza tra le squadre era evidente e ci si aspettava il crollo dei modenesi,
un paio di sospensioni per 2 minuti con rigori annessi molto dubbi venivano
concessi ai modenesi che potevano quindi rifarsi sotto. Da rilevare però che, a
parte i rigori, l’inferiorità numerica non nuoceva troppo ai ducali che, mossi
dalla necessità di sopperire alla
mancanza di un compagno, si chiudevano ancor più in difesa e, addirittura,
riuscivano a segnare più degli avversari. Parma giocava con entrambi i terzini
marcati a uomo, impossibilitati quindi di dare una grande mano in attacco.
Si arriva a 2 minuti e 20 secondi dalla fine col Parma sopra
di 4 reti, 18 a 14 e, sinceramente, sembra proprio finita. Ma così non è,
Modena si mette ad aggredire già da metà campo, Parma palleggia facendosi
soffiare la palla anziché cercare il fallo avversario e si arriva all’inizio
dell’ultimo minuto, all’ultimo time out, sul 18 a 16. 60 convulsi secondi che
vedono Parma andare in rete una volta contro le 2 del Modena (l’ultima a 7
secondi dalla fine). 19 a 18, sirena finale e gioia, grande gioia degli atleti,
dei tecnici e dei tifosi di Parma con Matteo Ferrari visibilmente commosso e,
questa stagione, non è la prima volta (il precedente la promozione della sua
squadra seniores di A2). Applausi, come scrivevamo, per tutti, vincitori e vinti
con le 2 tifoserie che si scambiavano reciprocamente i complimenti per la bella
prestazione delle squadre.
Per quanto riguarda il risultato possiamo dire che abbia vinto
la squadra che ha dominato maggiormente; ad una maggiore velocità dei canarini
ha fatto da contraltare una difesa più solida dei ducali con un portiere che, in
special modo nel secondo tempo, ha salvato diverse volte il risultato. Tutto
ciò a conferma del classico detto … “le partite si vincono in difesa”.
Ora si deve pensare da subito alle finali nazionali di
Misano Adriatico, quindi poche feste e sotto con gli allenamenti. Ci auguriamo
che a Misano possa esserci anche il Modena che, in virtù dei nuovi regolamenti,
avrà probabilmente l’occasione per essere “ripescata”, sicuramente lo ha
meritato. Ma al di là del valore del nostro avversario in questa occasione
siamo più che convinti che una regione come l’Emilia Romagna, per il livello di
gioco e per i tanti ragazzi che disputano i campionati regionali, abbia tutto
il diritto di presentarsi con 2 formazioni alle finali nazionali.
Sono on line molte foto della gara: le potete trovare a
questo indirizzo.
Sempre on line potete vedere gli ultimi minuti in un video
intitolato, correttamente, “90 secondi di follia”: il video a questo indirizzo.
Gli highlight video a questo indirizzo.
Anche Scuola Pallamano Modena ha pubblicato un breve video sul dopo partita: lo trovate a questo indirizzo.
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Anche Scuola Pallamano Modena ha pubblicato un breve video sul dopo partita: lo trovate a questo indirizzo.
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