Non
è stato un déjà vu quello che molti,
tra atleti e tifosi di Parma hanno percepito domenica al Lunetta Gamberini di
Bologna. No, non si trattava di una sensazione erronea di aver già
vissuto precedentemente quello che si stava avverando: era purtroppo tutto
vero.
Come
2 anni prima, nella finale, allora di ritorno, del campionato Under 14, stesso
posto, stessi avversari e purtroppo (ma questo lo spiegheremo poi) stesso tifo
(?) da parte del pubblico di casa. E come allora Parma vede sfumarsi un titolo
regionale per pochissimo.
Parma
arriva alla finalissima col suo portiere Vulpe ugualmente schierato tra i pali
ma con una mobilità nelle gambe limitata a causa di un infortunio e senza aver
disputato nemmeno un allenamento nell’ultima settimana. Ma il morale è comunque
alto. I supporter arrivati da Parma sono numerosi e vedono i ragazzi delle
formazioni Under 14, dell’altra Under 16 e dell’Under 18 a fare da traino a
genitori e sostenitori gialloblù. Arrivano anche da Rubiera diversi amici del
Secchia per tifare Parma.
L’inizio
della gara evidenzia immediatamente una differente tattica tra le 2 squadre:
Savena molto più veloce nelle ripartenze, Parma più lenta per non sprecare
troppe energie vista anche la panchina corta. Savena parte forte e quasi ad
ogni attacco riesce a concretizzare: Parma dal canto suo spreca, non è nemmeno
aiutata dalla fortuna (saranno tantissimi i pali nell’arco di tutta la gara) e,
soprattutto, trova l’opposizione di un portiere in grande giornata (come si
suol dire, aiutato anche dai nostri che gli tirano spesso addosso). A quasi
metà primo tempo il tabellone recita 7 a 3 per i padroni di casa e sarà questo
il massimo vantaggio raggiunto dal Savena nei primi 30 minuti. Ma nonostante i
continui tiri sprecati dai gialloblù questi riescono comunque a farsi sotto
tanto da terminare sul 16 a 15 al suono della prima sirena. Un Parma che non
convince del tutto la tribuna gialloblù ma che comunque è completamente in
partita.
Al
rientro dagli spogliatoi la squadra di Mister Galluccio sembra molto
determinata, l’urlo del prepartita, supportato da tutto il pubblico di fede
gialloblù sembra far presagire tutta un’altra musica. Ma non sarà così, anzi,
l’inizio della ripresa è quasi tragico: ci vorranno ben 10 minuti prima di
perforare la porta felsinea e, nel frattempo, le reti subite saranno ben 4. 20
a 15 per Savena. Tra l’altro in questo tempo Parma ha goduto anche di
superiorità numerica ma, in quei 2 minuti, riesce a subire ben 2 reti anziché
farne come logica vorrebbe.
Sembrerebbe
tutto finito ma i ragazzi di Mister Galluccio, sfoderando le più recondite
energie, piano piano riescono a riavvicinarsi agli avversari fino al 24 a 23
quando mancano poco più di 13 minuti alla fine. Da lì in poi un susseguirsi di
reti fino al tanto desiderato pareggio, 28 a 28, a 7 minuti dal termine. 2 reti
del Savena poi 2 reti del Parma per il 30 a 30. Savena perde un atleta per 2
minuti e Parma, ancora una volta, non riesce a sfruttare appieno la
superiorità. 31 a 31 a 2 minuti dalla fine. Occasionissima in contropiede per
Parma per passare in vantaggio ma quello che doveva essere un gol facile
fallisce clamorosamente e, come da regola classica, a gol sbagliato gol subito,
a 1 minuto e 38 secondi dall’ultima sirena Savena segna la sua trentaduesima
rete, ancora una volta dall’ala, l’ennesima: ci sarebbe tutto il tempo per
pareggiare ma Savena difende bene la sua porta. Mister Galluccio chiama il time
out a 15 secondi dalla fine con palla al Parma che va in attacco ma sbaglia il
passaggio dando modo agli avversari di tenere il gioco e spegnere tutte le
speranze gialloblù. Da rilevare che a 7 secondi dal termine, con palla in mano
al Savena, il tavolo faceva suonare la sirena e avveniva una movimentata
invasione di campo che travolgeva le barriere; tutti fuori su ordine degli
arbitri, risistemate le barriere, giocati i 7 secondi rimanenti e via, ancora
invasione di campo con barriere ancora travolte. Savena in festa con i suoi
tifosi e Parma, ancora una volta, ad un passo dal sogno. Onore ai ragazzi del
Savena che, conducendo la partita per gran parte della gara hanno meritato
questo successo.
Il pubblico di Parma si è comunque unito ai suoi beniamini come è giusto fare in questi casi, probabilmente più quando si perde, a testa alta, che quando si vince.
Il pubblico di Parma si è comunque unito ai suoi beniamini come è giusto fare in questi casi, probabilmente più quando si perde, a testa alta, che quando si vince.
Che
dire della gara ? Parma ha perso la sua prima partita della stagione forse,
dispiace dirlo, più per demeriti propri che per meriti dell’avversario. Troppi
gli errori in fase di attacco ed una difesa non all’altezza del Parma che
conosciamo. Non aver sfruttato le superiorità numeriche, così come invece ha
fatto Savena, in partite così equilibrate, è risultato poi determinante. Non
parleremo dei singoli se non per ribadire che siamo convinti che con un Vulpe
in porta in perfette condizioni il punteggio finale sarebbe stato diverso.
Spiace
per i ragazzi di Parma che hanno lavorato tanto nella stagione disputando 2
campionati, U16 e U18, e con pochi “ricambi”, in U16, alle spalle. Spiace per il loro tecnico che ha dato tanto per arrivare ad un ambizioso traguardo. La società
ducale all’inizio di stagione aveva ben presenti i numeri e ha preferito
iscrivere al campionato 2 squadre Under 16, unica in regione, piuttosto che avere tanti ragazzi a
disposizione in un’unica formazione causando però il fatto che tanti ragazzi
non avrebbero quasi mai giocato una partita vera. E di questa scelta ne siamo
ancora convinti e consapevoli: se ci fosse da scegliere, rispetto ad un titolo di cui fregiarsi
preferiamo di gran lunga aver fatto crescere tanti atleti in più e di costruire
veramente il futuro della pallamano a Parma.
Nota
in margine: il pubblico, o meglio, buona parte del pubblico che tifa Savena.
Spiace dirlo, anzi, ripeterlo per l’ennesima volta di quanto non sia bello
vedere uno pseudo tifo del genere. Passi per il goliardico “Chi non salta
parmigiano è”, con tifosi e dirigenti bolognesi impegnati a saltare, ma
“Parmigiani di m. …” o i vari “Vaff. …”,
no questi non li ammetteremo MAI, tantomeno in gare che vedono impegnati
ragazzini di 15 anni. E il brutto è che col Savena capita spesso così. Peccato.
A Parma crediamo di avere una educazione diversa.
Sono
state scattate alcune foto del viaggio in corriera dei sostenitori del Parma e
del prepartita. Le potete vedere a questo indirizzo .