sabato 27 aprile 2013

Una finalissima persa per un soffio



Non è stato un déjà vu quello che molti, tra atleti e tifosi di Parma hanno percepito domenica al Lunetta Gamberini di Bologna. No, non si trattava di una sensazione erronea di aver già vissuto precedentemente quello che si stava avverando: era purtroppo tutto vero.
Come 2 anni prima, nella finale, allora di ritorno, del campionato Under 14, stesso posto, stessi avversari e purtroppo (ma questo lo spiegheremo poi) stesso tifo (?) da parte del pubblico di casa. E come allora Parma vede sfumarsi un titolo regionale per pochissimo.
Parma arriva alla finalissima col suo portiere Vulpe ugualmente schierato tra i pali ma con una mobilità nelle gambe limitata a causa di un infortunio e senza aver disputato nemmeno un allenamento nell’ultima settimana. Ma il morale è comunque alto. I supporter arrivati da Parma sono numerosi e vedono i ragazzi delle formazioni Under 14, dell’altra Under 16 e dell’Under 18 a fare da traino a genitori e sostenitori gialloblù. Arrivano anche da Rubiera diversi amici del Secchia per tifare Parma.
L’inizio della gara evidenzia immediatamente una differente tattica tra le 2 squadre: Savena molto più veloce nelle ripartenze, Parma più lenta per non sprecare troppe energie vista anche la panchina corta. Savena parte forte e quasi ad ogni attacco riesce a concretizzare: Parma dal canto suo spreca, non è nemmeno aiutata dalla fortuna (saranno tantissimi i pali nell’arco di tutta la gara) e, soprattutto, trova l’opposizione di un portiere in grande giornata (come si suol dire, aiutato anche dai nostri che gli tirano spesso addosso). A quasi metà primo tempo il tabellone recita 7 a 3 per i padroni di casa e sarà questo il massimo vantaggio raggiunto dal Savena nei primi 30 minuti. Ma nonostante i continui tiri sprecati dai gialloblù questi riescono comunque a farsi sotto tanto da terminare sul 16 a 15 al suono della prima sirena. Un Parma che non convince del tutto la tribuna gialloblù ma che comunque è completamente in partita.
Al rientro dagli spogliatoi la squadra di Mister Galluccio sembra molto determinata, l’urlo del prepartita, supportato da tutto il pubblico di fede gialloblù sembra far presagire tutta un’altra musica. Ma non sarà così, anzi, l’inizio della ripresa è quasi tragico: ci vorranno ben 10 minuti prima di perforare la porta felsinea e, nel frattempo, le reti subite saranno ben 4. 20 a 15 per Savena. Tra l’altro in questo tempo Parma ha goduto anche di superiorità numerica ma, in quei 2 minuti, riesce a subire ben 2 reti anziché farne come logica vorrebbe.
Sembrerebbe tutto finito ma i ragazzi di Mister Galluccio, sfoderando le più recondite energie, piano piano riescono a riavvicinarsi agli avversari fino al 24 a 23 quando mancano poco più di 13 minuti alla fine. Da lì in poi un susseguirsi di reti fino al tanto desiderato pareggio, 28 a 28, a 7 minuti dal termine. 2 reti del Savena poi 2 reti del Parma per il 30 a 30. Savena perde un atleta per 2 minuti e Parma, ancora una volta, non riesce a sfruttare appieno la superiorità. 31 a 31 a 2 minuti dalla fine. Occasionissima in contropiede per Parma per passare in vantaggio ma quello che doveva essere un gol facile fallisce clamorosamente e, come da regola classica, a gol sbagliato gol subito, a 1 minuto e 38 secondi dall’ultima sirena Savena segna la sua trentaduesima rete, ancora una volta dall’ala, l’ennesima: ci sarebbe tutto il tempo per pareggiare ma Savena difende bene la sua porta. Mister Galluccio chiama il time out a 15 secondi dalla fine con palla al Parma che va in attacco ma sbaglia il passaggio dando modo agli avversari di tenere il gioco e spegnere tutte le speranze gialloblù. Da rilevare che a 7 secondi dal termine, con palla in mano al Savena, il tavolo faceva suonare la sirena e avveniva una movimentata invasione di campo che travolgeva le barriere; tutti fuori su ordine degli arbitri, risistemate le barriere, giocati i 7 secondi rimanenti e via, ancora invasione di campo con barriere ancora travolte. Savena in festa con i suoi tifosi e Parma, ancora una volta, ad un passo dal sogno. Onore ai ragazzi del Savena che, conducendo la partita per gran parte della gara hanno meritato questo successo.

Il pubblico di Parma si è comunque unito ai suoi beniamini come è giusto fare in questi casi, probabilmente più quando si perde, a testa alta, che quando si vince.
Che dire della gara ? Parma ha perso la sua prima partita della stagione forse, dispiace dirlo, più per demeriti propri che per meriti dell’avversario. Troppi gli errori in fase di attacco ed una difesa non all’altezza del Parma che conosciamo. Non aver sfruttato le superiorità numeriche, così come invece ha fatto Savena, in partite così equilibrate, è risultato poi determinante. Non parleremo dei singoli se non per ribadire che siamo convinti che con un Vulpe in porta in perfette condizioni il punteggio finale sarebbe stato diverso.
Spiace per i ragazzi di Parma che hanno lavorato tanto nella stagione disputando 2 campionati, U16 e U18, e con pochi “ricambi”, in U16, alle spalle. Spiace per il loro tecnico che ha dato tanto per arrivare ad un ambizioso traguardo. La società ducale all’inizio di stagione aveva ben presenti i numeri e ha preferito iscrivere al campionato 2 squadre Under 16, unica in regione, piuttosto che avere tanti ragazzi a disposizione in un’unica formazione causando però il fatto che tanti ragazzi non avrebbero quasi mai giocato una partita vera. E di questa scelta ne siamo ancora convinti e consapevoli: se ci fosse da scegliere, rispetto ad un titolo di cui fregiarsi preferiamo di gran lunga aver fatto crescere tanti atleti in più e di costruire veramente il futuro della pallamano a Parma.
Nota in margine: il pubblico, o meglio, buona parte del pubblico che tifa Savena. Spiace dirlo, anzi, ripeterlo per l’ennesima volta di quanto non sia bello vedere uno pseudo tifo del genere. Passi per il goliardico “Chi non salta parmigiano è”, con tifosi e dirigenti bolognesi impegnati a saltare, ma “Parmigiani di m.  …” o i vari “Vaff. …”, no questi non li ammetteremo MAI, tantomeno in gare che vedono impegnati ragazzini di 15 anni. E il brutto è che col Savena capita spesso così. Peccato. A Parma crediamo di avere una educazione diversa.

Sono state scattate alcune foto del viaggio in corriera dei sostenitori del Parma e del prepartita. Le potete vedere a questo indirizzo .


1 commento:

  1. vorrei nomi e cognomi di dirigenti bolognesi che avrebbero aderito a questo tipo di cori e infine la storia della sirena suonata prima l'hanno sentita solo i gialloblu; la sirena di fine partita non ha suonato bensì gli arbitri hanno fischiato in modo forse confondibile a 7 secondi dal termine vero dell'incontro.

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